Misurare le vendite in-store, dunque offline, attraverso gli analytics di Google? E’ possibile agli inserzionisti Adwords, con lo strumento Store visit insight.
Semplice:
Store Visit Insight è uno strumento che consente di misurare le visite in uno spazio fisico, derivanti da campagne Adwords. Che si tratti di un punto vendita, un ristorante, una concessionaria d’automobili o un’agenzia assicurativa, Store Visit Insight consente di ottenere i dati relativi agli effetti di azioni di marketing online sulle conversioni offline.
Ovviamente il servizio consente di misurare le visite in negozi fisici, non i dati di vendita emessi dai registratori fiscali, che non sono oggetto della misurazione. Tuttavia anche i dati sulle visite in-store costituiscono un KPI assai utile per misurare l’efficacia di una campagna di annunci Adwords.
Attraverso l’analisi dei dati è infatti possibile, ad esempio, intervenire sugli annunci, effettuare A/B test e verificare quale inserzione condiziona più favorevolmente il numero delle visite dei clienti al negozio fisico. Alla campagna Adwords va tuttavia affiancata la massima cura nelle azioni di local marketing e dei dati inseriti in Google My Business e Google Maps.
Ecco una mini guida per attivare Google Visit Insight. Innanzi tutto è necessario possedere alcuni requisiti:
Verificati i requisiti, le conversioni di visite in negozio verranno aggiunte ai rapporti sulle campagne Adwords, nella colonna “Tutte le conversioni”. Ecco la procedura:
I dati sulle visite in negozio derivanti da campagne Adwords sono ottenuti da Google sulla base della prossimità dell’utente al punto vendita. Il dato è infatti ottenuto sulla base della cronologia delle posizioni rilevata dai dispositivi quali smartphone e tabletmisurata da Google sui sistemi operativi Android e iOS. Il tool effettua una stima delle visite effettuate nell’arco di 30 o 60 giorni, secondo la scelta dell’inserzionista, e le mette in relazione ai click sugli annunci, generando rapporti che misurano l’efficacia delle campagne Adwords.
I numeri forniti da Store Visit Insight non sono dunque misurati in modo analitico, ma attraverso l’applicazione di un modello matematico che processa i dati, più o meno recenti, sul numero di persone che fanno click sugli annunci e poi visitano il negozio, qualora abbiano attivato la funzione “cronologia delle posizioni” sui propri dispositivi.
Secondo una recente dichiarazione di Matt Lawson, Direttore Ads Marketing di Google “Essere vicino a un negozio non conta automaticamente come una visita. Ci sono ulteriori elementi: sappiamo che una visita di un minuto non è la stessa cosa di una visita di trenta minuti. Un minuto potrebbe semplicemente significare che un acquirente ha attraversato un negozio per ottenere un bretzel bollente da Zia Anne’s nella food court.
C’è anche un altro parametro: il troppo tempo trascorso in una posizione. I dipendenti che trascorrono lungo tempo nei negozi non vengono conteggiati come visitatori del negozio”. I rappresentanti di Google hanno affermato di utilizzare un approccio ibrido, elaborando un gran numero di fonti per misurare le visite. Secondo l’autorevole testata online Marketing Land , alcuni di questi segnali includono:
Per garantire una adeguata precisione dei dati, Google ha anche intervistato più di 5 milioni di persone per avere conferma che essi avessero effettivamente visitato un negozio grazie a un annuncio Adwords. Google ha utilizzato queste informazioni per aggiornare i suoi algoritmi e ha recentemente segnalato che i suoi risultati sono “accurati al 99%”.
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